Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Le ortensie sono tra le piante ornamentali più amate nei giardini italiani, grazie alla loro fioritura spettacolare e ai colori vivaci che regalano da primavera a fine estate. Tuttavia, per mantenere le ortensie sane, rigogliose e con una fioritura abbondante anno dopo anno, la potatura è un’operazione fondamentale. Potare le ortensie nel modo corretto è essenziale per non compromettere la produzione di fiori e per evitare di danneggiare la pianta. In questo articolo scoprirai quando potare le ortensie, quali sono i trucchi degli esperti e come eseguire questa operazione senza rischiare di rovinarle.

Quando potare le ortensie: il momento giusto

Il primo passo per potare correttamente le ortensie è conoscere il momento giusto per intervenire. Non tutte le ortensie sono uguali e il periodo ideale per la potatura varia a seconda della specie. Le due tipologie principali coltivate nei giardini sono l’ortensia macrophylla (ortensia comune) e l’ortensia paniculata (a pannocchia), ma esistono anche altre varietà come l’Hydrangea arborescens e l’Hydrangea quercifolia.

Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Le ortensie macrophylla e serrata fioriscono sui rami dell’anno precedente, quindi la potatura va effettuata subito dopo la fioritura, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, oppure a fine inverno, facendo molta attenzione a non eliminare i rami che porteranno i fiori l’anno successivo. Le ortensie paniculata e arborescens, invece, fioriscono sui rami nuovi: per queste specie la potatura va fatta a fine inverno o all’inizio della primavera, prima che la pianta inizi a vegetare.

Il trucco degli esperti è osservare la pianta: se si notano gemme gonfie e verdi, è già iniziata la nuova vegetazione e bisogna evitare di potare per non rischiare di eliminare i futuri fiori. In sintesi, la regola d’oro è: potare subito dopo la fioritura per le ortensie che fioriscono sui rami vecchi; potare a fine inverno o inizio primavera per quelle che fioriscono sui rami nuovi.

Come potare le ortensie: tecniche e strumenti

Una volta individuato il momento giusto, è importante sapere come potare le ortensie senza danneggiarle. Prima di iniziare, assicurati di avere a disposizione forbici da potatura ben affilate e disinfettate. Questo evita la trasmissione di malattie e garantisce tagli netti che cicatrizzano facilmente.

Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Per le ortensie macrophylla, la potatura consiste nell’eliminare i fiori appassiti tagliando appena sopra la prima coppia di gemme sane. Si rimuovono anche i rami secchi, deboli o danneggiati, e si dirada la pianta per favorire la circolazione dell’aria. È importante non esagerare: lasciare sempre almeno due terzi dei rami vecchi, perché sono quelli che porteranno i fiori l’anno successivo.

Per le ortensie paniculata e arborescens, la potatura può essere più energica: si possono tagliare i rami lasciando solo 2-3 gemme dalla base. Questo stimolerà la crescita di nuovi rami robusti e una fioritura più abbondante. Anche in questo caso, eliminare i rami vecchi o incrociati aiuta a mantenere la pianta sana e ben strutturata.

Il trucco degli esperti: la potatura selettiva

Gli esperti di giardinaggio consigliano di praticare la potatura selettiva, ovvero di intervenire in modo mirato solo sui rami che realmente necessitano di essere eliminati. Questo metodo permette di mantenere la forma naturale della pianta e di non stressarla eccessivamente.

Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Un altro trucco è quello di osservare attentamente le gemme: quelle più grandi e tonde sono gemme a fiore, mentre quelle più piccole e appuntite sono gemme a foglia. Tagliando sopra una gemma a fiore si favorisce la produzione di nuovi fiori. Inoltre, per stimolare una fioritura più prolungata, si può lasciare qualche ramo vecchio non potato: in questo modo la pianta avrà una fioritura scalare e più duratura.

Infine, è importante non potare mai troppo drasticamente le ortensie, soprattutto le varietà che fioriscono sui rami vecchi. Una potatura troppo severa rischia di compromettere la fioritura per uno o più anni. Meglio procedere gradualmente, eliminando solo il necessario e osservando la risposta della pianta stagione dopo stagione.

Cura dopo la potatura e errori da evitare

Dopo la potatura, le ortensie necessitano di alcune cure per riprendersi e prepararsi alla nuova stagione vegetativa. È utile somministrare un fertilizzante specifico per ortensie, ricco di potassio e fosforo, che stimola la produzione di fiori e rafforza la pianta. Annaffiare regolarmente, senza eccessi, aiuta a mantenere il terreno umido ma non fradicio.

Come potare le ortensie senza rovinarle: il momento giusto e il trucco degli esperti

Tra gli errori più comuni da evitare c’è la potatura fuori stagione, che può compromettere la fioritura, e il taglio troppo basso dei rami nelle ortensie che fioriscono sui rami vecchi. Altro errore è trascurare la disinfezione degli attrezzi, che può favorire l’insorgere di malattie fungine. Infine, non bisogna mai eliminare tutte le gemme: è sempre meglio lasciare una parte dei rami intatti per garantire una fioritura sicura.

Seguendo questi consigli e i trucchi degli esperti, potare le ortensie diventerà un’operazione semplice e gratificante, che assicurerà al tuo giardino piante vigorose e una fioritura spettacolare anno dopo anno. Ricorda: osservazione, pazienza e piccoli interventi mirati sono le chiavi per non rovinare le tue ortensie e godere della loro bellezza a lungo.

Lascia un commento